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Donne

 

"Donne Storie vere di amori e vita delle donne "de stìani" , raccolte tra le anziane de "La C.A.S.A." mette in luce il ruolo della donna nella società e nella vita di ogni nucleo familiare,lasciandoci a riflettere su come l'emancipazione della donna sia la rivoluzione, lenta pacifica e costante,meglio riuscita.

 

Emigranti

Storie vere di emigrazione del vicentino nel primo '900 raccolte tra gli anziani de "La C.A.S.A." di Schio.

Musica tra le Menti

Dalla Prefazione …”La musicoterapia è stata ed è una chiave che ha aperto questa via della differenziazione; ha permesso di accedere, in molti casi, al mondo spesso inesplorato e sconosciuto di ospiti da anni chiusi al contatto, ha aperto canali di comunicazione, migliorato l’espressività delle persone e ridotto, a volte, sintomi psichici e fisici gravi. Nelle pagine che seguono, soprattutto nella descrizione di percorsi terapeutici sulle varie persone seguite, il lettore troverà, in modo semplice e comprensibile, un’esperienza di vita, di rielaborazione, dove la musica diventa veramente “ponte” fra il mondo interno ed il mondo esterno, dove la musica apre scenari nuovi per capire le potenzialità della persona, da anni sconosciute”.

 

La mia Trinità

Il volumetto, curato da Renato Zanella, è stato pubblicato per l’inaugurazione sulla collina del Baratto della struttura contenente la grande scultura in terracotta intitolata Deposizione - Trinità. Grandesso era morto l’autunno precedente.

Suore di carità

Era il lontanissimo 1° luglio 1852, quando giunsero a Schio quattro suore dell’ordine di Maria Bambina per prendere servizio nel vecchio ospedale Baratto. I “Quaderni di Schio, attraverso la penna di Giorgio Zacchello, celebrano i 150 anni della ricorrenza con un volume doppio (10° ed 11° fascicolo). Si tratta di una ricerca approfondita, che l’autore così ha commentato: «Ho cercato di costruire il breve saggio dedicato ai centocinquant’anni di servizio delle suore a Schio partendo dalla consultazione delle fonti archivistiche in loco, in primo luogo il copiosissimo fondo delle Opere Pie, rimasto tale anche dopo tante depauperazioni, che raccoglie la testimonianza di più di quattrocento anni di iniziative benefiche nella nostra città. All’interno della corrispondenza sono riuscito a trovare l’epistolario che il direttore medico dell’ospedale scledense, Giovanni Battista Letter, strinse con il prevosto di Lòvere, località d’origine della congregazione delle suore di Maria Bambina e con il direttore dell’ospedale di Legnago, che già da tempo si serviva delle religiose». L’opera si divide in tre sezioni: la prima va dalla fondazione dell’ospedale di Schio, attraverso documenti storici originali dell’epoca, fino a quando il Letter ne assunse la direzione; la seconda è incentrata sulla descrizione di quanto fece il Letter per poter avere le prime suore per l’ospedale; l’ultima sezione ripercorre i centocinquant’anni trascorsi a Schio e mostra come l’azione delle suore all’interno dell’ospedale sia andata via via crescendo d’importanza, soprattutto nei momenti oscuri della 1ª guerra mondiale.

L'Archivio Svelato

 

Tutto nasce quando Sergio Piazzo, allora presidente de "La Casa", l’istituto di Schio che si occupa di assistenza agli anziani, spulcia le carte dell’ente e scova per caso un documento risalente all’inizio degli anni ‘80. È una sorta di memo, per ricordare l’esistenza del poderoso archivio storico di quelle che ancora oggi molti chiamano Opere Pie. Sul documento c’è scritto che è composto da qualcosa come 1.200 faldoni, depositati in via cautelativa alla Biblioteca civica di Schio.
La curiosità spinge Piazzo fino in Biblioteca e, ancora, tra questi faldoni, ricchi di mappe, manoscritti, pergamene su cui è incisa buona parte della storia sanitaria della città, dalla fine del ‘500 ai giorni nostri. Si tratta di materiale prezioso, inedito e intonso o, per usare le parole care a Piazzo, di un autentico tesoro inesplorato.

Il testo è composto da tre volumi: il primo, intitolato "La chiesa e il convento osservante di San Francesco in monte Oliveti. Storia, arte e devozione", di Giorgio Zacchello, riscopre il complesso conventuale di San Francesco, sede fino al 1800 dei frati minori osservanti e poi destinato ad ospedale e luogo di ricovero; la seconda monografia, "Voglio che sii erretto un hospitale qui in Schio". L’ospedale Baratto dalle origini al primo ‘900" di Paolo Snichelotto, affronta la formazione e i primi trecento anni dell’ospedale per i poveri voluto dalla generosità di Cristoforo e Francesco Baratto tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600; il terzo ed ultimo volume, "Attraverso due guerre: le Opere Pie dai primi del ‘900 al nuovo ospedale", di Luca Valente, descrive lo sviluppo delle Opere Pie cittadine nel corso del primo cinquantennio del XX secolo, contrassegnato dai due conflitti mondiali, durante il primo dei quali l’ospedale scledense assunse un ruolo importante per l’assistenza dei soldati sul fronte del Pasubio e del Novegno. Tutti i volumi sono arricchiti dalle immagini e riproduzioni a colori di Roberto Rizzotto.

                                          

Le copertine dei tre libri.